Pizza Alla Quinoa
16 Marzo 2016

Porzioni
1 porzione
Strumenti
- Frullatore
- Forno
Preparazione
30 minuti
Ingredienti
Per la base:
- 200 gr di quinoa
- 60 ml di acqua
- una manciata di mandole con la buccia o due manciate di semi di girasole
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
½ cucchiaino di sale marino
Condimento:
- passata di pomodoro
- spinacini freschi
- cipolla rossa
- zucchini
- olive taggiasche
- mozzarisella
Procedimento
- Il giorno prima mettete la quinoa in ammollo in una ciotola capiente con acqua tiepida e un cucchiaino di aceto di mele o succo di limone.
- Preriscaldate il forno a 250°C (statico) e rivestite una teglia rettangolare o rotonda (da 24 cm) con della carta da forno.
- Il giorno seguente (o trascorse almeno 8 ore), scolate la quinoa, sciacquatela e versatela in un robot da cucina.
- Aggiungete l’olio, il sale e l’aceto di mele e l’acqua azionate il robot.
- Dovete ottenere un impasto omogeneo con la quinoa praticamente disfatta.
- Tritate le mandorle in un piccolo frullatore e aggiungetele all’impasto di quinoa.
- Azionate nuovamente il robot da cucina per incorporarle. L’impasto non deve essere liquido o troppo molliccio, ma deve fare un pochino di resistenza se provate a muoverlo con un cucchiaio o una spatola.
- Nel caso in cui fosse ancora troppo molliccio, aggiungete altre mandorle tritate.
- Ungete la carta da forno con un pochino di olio e versate l’impasto nella teglia. Stendetelo con l’aiuto di una spatola.
- Quando il forno ha raggiunto la temperatura, infornate la base, mettendola nella parte più alta del forno, e fate cuocere per 8-10 minuti.
- Tiratela fuori, aggiungete il condimento che preferite (es. salsa di pomodoro, cipolle e olive taggiasche e rucola –a fine cottura- per una versione vegan) e infornate per altri 10 minuti.
- Per far sciogliere la mozzarisella io ho usato il grill (statico) per 8-10 minuti.
Curiosità
Ancora 4 esami e sarò finalmente Nutrizionista Olistica! Yeah! Non vedo l’ora!
Ultimamente mi divido tra studio, corsi e tante belle novità che arrivano inattese e così il tempo per la mia adorata Rapa scarseggia, ma…oggi eccomi qui per darvi una ricetta super semplice, salva cena e che metterà d’accordo tutti! Una pizza! Eh si, con la pizza non si sbaglia mai!
So che qualcuno potrebbe storcere il naso all’idea che questa venga chiamata pizza e gli do ragione, ma in difesa di questa pizza posso dire che:
– si prepara in un bzzzzzz (nel robot da cucina o anche un frullatore piccolino) e non ha bisogno di lievitare perché non contiene alcun tipo di lievito -e non dimenticate che l’intolleranza al lievito è sempre più comune!-
– è fatta solo con ingredienti interi, ossia senza farina e ormai lo sapete che le farine, ammesso che non le maciniate al momento, perdono una parte delle loro vitamine.
– la base è un alimento completo: contiene carboidrati (nella quinoa), proteine (nella quinoa e nelle mandorle/semi) e acidi grassi essenziali (nelle mandorle/semi). E per chi segue un’alimentazione vegan, costituisce una forte completa di proteine, il che non è da sottovalutare!
– è buonissima!!! E moooolto più leggera di una pizza normale.
Questa base senza glutine è molto simile a quella della pizza magica, ma al posto del grano saraceno si usa la quinoa e al posto dei semi di lino delle mandorle o dei semi.
Requisito indispensabile è l’ammollo della quinoa: potete metterla in ammollo la sera prima per la sera successiva o la mattina per la sera e una volta arrivati a casa dovete solo preoccuparvi di cosa mettere sopra alla pizza perché la base sarà pronta in un attimo!
In quella che vedete nella foto ho messo salsa di pomodoro, cipolle, zucchini, mozzarisella (mozzarella vegan) -ma feel free di usare del formaggio bio, magari di capra che è più digeribile- e spinaci. Ho dimenticato le live taggiasche che ci sarebbero state benissimo! Al corso di alimentazione e cucina l’ho fatta senza mozzarisella e se la sono spazzolata in un batter d’occhio comunque!
Pomodoro: cotto o crudo?
Premetto che non è stagione e quindi, per ora, il pomodoro andrebbe solo consumato cotto sotto forma di conserva, fatta da voi o acquistata (in barattoli di vetro e che contenga solo pomodoro!).
La verdura andrebbe consumata cruda in grandi quantità, ma il pomodoro è un’eccezione poiché la sostanza che lo rende un potente anticancro (soprattutto per il cancro alla prostata), il licopene, è resa più disponibile al nostro corpo una volta che il pomodoro è cotto.
Il licopene, che appartiene alla famiglia dei carotenoidi, è contenuto nelle cellule del pomodoro e il calore rompe le pareti delle cellule, facendo si che queste rilascino il licopene.
Questo non significa che il pomodoro crudo non faccia bene, anzi, ma che è un’ottima abitudine mangiarlo sia cotto che crudo. I pomodori non contengono solo licopene, ma tante altre vitamine e minerali che fanno si che il pomodoro possa abbassare la pressione e aiutare il corpo ad eliminare le tossine.