Latte di Mandorle Fatto in Casa
31 Ottobre 2016

Il latte di mandorle è stata una delle prime ricette che ho fatto quando mi sono avvicinata ad un’Alimentazione Olistica e me ne sono subito innamorata. Sono certa che, una volta assaggiato, succederà anche a te!
Porzioni
4 porzioni
Strumenti
- Frullatore
- Sacca per latte vegetale
Preparazione
10 minuti
Ingredienti
Ingredienti facoltativi
- 1 pizzico di sale
- 2 datteri medjoul (o di più se vi piace più dolce)
- 1 cucchiaio di olio di cocco liquido (sciolto in un pentolino per pochi secondi)
Ingredienti indispensabili
- 150 gr di mandorle con la pelle non tostate
- 750 ml di acqua naturale
Procedimento
- Metti in ammollo le mandorle per 12 ore in acqua naturale con mezzo cucchiaino di sale.
- Trascorse le 12 ore, scolale, sciacquale, e mettile nel frullatore.
- Aggiungi l’acqua e frulla alla massima velocità per 30-40 secondi.
- Filtra il latte ottenuto attraverso il sacchetto per latte vegetale e strizzalo bene.
- Se vuoi aggiungere gli ingredienti facoltativi, sciacqua il frullatore e versa al suo interno il latte filtrato. Aggiungi i restanti ingredienti e frulla nuovamente per 30 secondi.
- Se non lo bevi subito, trasferisci il latte in una bottiglia di vetro.
Trovi la video-ricetta completa del Latte di Mandorle sul mio canale YouTube.
Note
- Mettere in ammollo le mandorle permette di eliminare gli anti-nutrienti contenuti nelle mandorle stesse rendendole quindi più digeribili. Inoltre, risulteranno più facili da frullare.
- Puoi acquistare la sacca per latte vegetale su Amazon (la trovi anche come “nut milk bag”)
- Se vuoi farlo senza sacca per latte vegetale, ti consiglio di sbucciare le mandorle per togliere la pelle – vedrai che si toglierà facilmente semplicemente schiacciando la mandorla con le dita.
- Puoi fare il latte di mandorla anche con l’estrattore. In quel caso usa solo gli “Ingredienti indispensabili” alternando un po’ di mandorle e un po’ di acqua.
- Conservazione: Conservalo in una bottiglia di vetro in frigorifero per 2-3 giorni accertandoti che sia a chiusura ermetica di modo che non filtri aria. È molto delicato quindi basta che filtri un pochino di aria per farlo irrancidire.
Curiosità
Sembrerà assurdo, ma ogni volta che assaggio il latte di mandorla fatto da me mi stupisco di quanto sia buono. Se i bimbi (e anche i grandi, che forse sono più capricciosi dei bimbi quando si tratta di togliere loro un’abitudine!) potessero bere tutti i giorni una cosa così, col cavolo che chiederebbero il latte di mucca. Certo che se ci si affida ai latti vegetali che si comprano al supermercato, la lotta sarà impari.
Se non avete mai provato a fare il latte di mandorla a casa, è arrivato il momento! Non esitate più!
Vedetela come una coccola per voi e per le persone a cui volete bene se pensate ci voglia troppo tempo. Dopo la prima volta che lo farete, vi renderete conto che è una delle coccole più dolci che possiate farvi e non ne farete più a meno.
Importantissimo: le mandorle devono essere di ottima qualità.
Un aneddoto
Quando ero in California alla Matthew Kenney Culinary, abbiamo fatto il latte di mandorle con le mandorle californiane…Era come bere acqua bianca! Visto che mi ero portata dietro un po’ di mandorle siciliane, ho deciso di far assaggiare a tutti il latte fatto con le NOSTRE mandorle (patriottismo a go go!)… WOW! Era un’altra cosa! Sapeva di mandorle! Ed era divino anche senza aggiunte extra.
Sacchetto per latte vegetale
Il sacchetto per latte vegetale è… una figata pazzesca. Punto. Voi frullate acqua e mandorle e poi versate il latte ottenuto attraverso questo sacchetto, dopodiché iniziate a “mungerlo” –in realtà non ho mai munto una mucca, ma l’impressione è quella. Ma è bella eh! Ve lo giuro! In questo modo la polpa rimane nel sacchetto e quello che resta è un setoso e bianchissimo latte di mandorla.
Perché aggiungere sale, olio di cocco e datteri
L’aggiunta del sale ne esalta l’aroma di mandorla, i datteri lo rendono dolce senza che sia stucchevole e l’olio di cocco…fa la differenza, rendendolo super cremoso.
Per dolcificare io prediligo i datteri piuttosto che dolcificanti liquidi come sciroppo d’acero o di agave scuro, perché i datteri sono alimenti completi, con fibre, vitamine e minerali e non hanno subito alcun processo di estrazione o raffinazione, come avviene per gli sciroppi.
Cosa fare con la polpa avanzata?
- Se avete l’essiccatore: distribuitela su un foglio di teflex e fatela essiccare a 42°C per 24 ore, quindi frullatela e setacciatela. Avrete così ottenuto una farina di mandorle con un contenuto di grassi molto inferiore a quella che si ottiene frullando le mandorle. Conservatela in un contenitore ermetico. Ottima aggiunta nei dolci o nei dolci crudisti (presto vi darò un po’ di idee!)
- Se avete il forno: distribuitela su una teglia rivestita di carta da forno e fatela asciugare in forno a 100°C fino a quando non sarà secca. Frullatela, setacciatela e conservatela in un contenitore ermetico.
- Potete usarla direttamente per fare delle palline frullandola con cacao e datteri.
- Potete fare una sorta di “ricottina” aggiungendo un pochino di olio extravergine di oliva, sale, un goccino di succo di limone e lievito alimentare.