Frutta Cotta Senza Zuccheri
18 Settembre 2017

Porzioni
1 porzione
Strumenti
- Padella Antiaderente
Preparazione
5 minuti
Ingredienti
- frutta a piacere (pesche, banane, pere, frutti di bosco ecc.) tagliata a pezzi
- 1 cucchiaio di olio di cocco
- acqua
- pepe nero
Procedimento
- In una padella antiaderente, aggiungi l’olio di cocco e fai scaldare leggermente, quindi aggiungi la frutta e falla caramellare a fuoco vivace per due minuti, girandola ogni 30 secondi.
- Aggiungi il pepe e un bicchiere d’acqua (o meno se stai usando solo uno o due frutti), mescola e fai cuocere a fuoco vivo senza girare fino a quando l’acqua non sarà evaporata.
Note
- Puoi evitare l’olio di cocco aggiungendo subito il bicchiere d’acqua (o meno se stai usando solo uno o due frutti), mescolando e facendo cuocere a fuoco vivo fino a quando l’acqua non sarà evaporata.
Curiosità
Quella di oggi è sostanzialmente una non ricetta, ma ormai con questa frutta cotta sto contagiando un po’ di persone e amiche super come Claudia di VitalmenteBio e Laura di La Bottega Sfusa.
In molti mi avete chiesto come mai io faccia cuocere la frutta e se in cottura perde nutrienti o meno. Rispondo a tutto una volta per tutte!
Cuocio la frutta perché così mi è stato consigliato da Kandeepan, un medico Ayurveda: mi ha spiegato che in cottura gli zuccheri vengono degradati così da non essere più disponibili per la candida (avendone sofferto è importante non esagerare con gli zuccheri nei mesi successivi perché l’organismo è sempre molto delicato e lei, diciamo in agguato!). Inoltre, personalmente la digerisco molto bene e non ho mai il problema che si formi aria nella pancia, soprattutto quando la mangio con qualcos’altro come un porridge di fiocchi di avena, dello yogurt o del burro di mandorle.
Per quanto riguarda i nutrienti, la vitamina C è quella che risente di più della cottura: essendo solubile in acqua, viene dispersa nell’acqua di cottura (questo significa che passa semplicemente dalla frutta all’acqua senza andare persa) e poi degradata con il calore, che la riduce di circa la metà.
Onestamente credo che se si consuma una buona quantità di verdura e frutta contenente vitamina C, il fatto che la cottura la riduca non nuoce alla salute in alcun modo, soprattutto se la cottura permette una digestione migliore evitando ogni processo di fermentazione nella pancia -quello si che porta a qualcosa di dannoso nel nostro corpo!
Ecco quindi il mio consiglio: se la frutta normale vi fa sentire gonfie, provatela a cuocerla e sentirete subito la differenza. Se non potete fare a meno di mangiare la frutta dopo un pasto, mangiatela cotta perché quella cruda ha un contenuto di acqua e zuccheri troppo alto e la fermentazione è assicurata (fermentazione = tossine = radicali liberi da eliminare).
Noterete che nelle ricette c’è il pepe. Non sono impazzita! Aggiungo il pepe perché stimola la digestione. Se non vi piace potete sostituirlo con dello zenzero in polvere.
Provatela con lo yogurt al naturale (vaccino bio!, di capra bio!, vegetale o di anacardi fatto in casa), sul porridge, con il burro di mandorle, il tahini o da sola. Sentirete che bontà!